OLBIA. Sei date che hanno registrato il tutto esaurito di presenze. È questo il bilancio che dà l’idea del successo del “Sound, Stone & Soul Festival”, l’evento organizzato dal Circolo musicale Laborintus in collaborazione con il Consorzio turistico San Pantaleo. Dall’omaggio a De André a quello a Billie Holiday e Mina, fino ai ritmi etnici, passando per il jazz e il tango, i concerti (gratuiti per il pubblico) si sono svolti in via Molise, a pochi passi dalla chiesa del borgo di San Pantaleo, in comune di Olbia.
“Il bilancio è decisamente positivo – così Antonella Pileri, presidente del Consorzio turistico San Pantaleo -. È stato faticoso ma anche entusiasmante. Il riscontro che abbiamo avuto da parte di chi ci ha seguito è stato confortante e ci spinge a proseguire in questa direzione. Ci auguriamo vivamente di ospitare il Festival anche nel 2025”.
Ogni serata si è aperta con “assaggi di vino”, con il coordinamento del Museo del Vino di Berchidda Enoteca regionale Muvisardegna, offerti dalla Tenuta Muscazega di Luras, dalla cantina Consorzio San Michele di Berchidda e dalle Tenute Faladas di Luras.
Il Sound, Stone & Soul Festival, finanziato dalla Fondazione di Sardegna, dalla Regione Sardegna e organizzato con il patrocinio del comune di Olbia e della Confcommercio nord Sardegna, rientra nella rete degli eventi promossi e finanziati dal progetto “Salude & Trigu” della Camera di Commercio di Sassari. Per l’edizione 2024 è stata coinvolta anche Alberea, che ha garantito la piantumazione di venti nuovi alberi all’interno del comune di Olbia.
La rassegna ha preso il via nel mese di giugno con "La buona novella”. Un concerto arricchito dagli arrangiamenti di Gabriele Verdinelli, direttore artistico della manifestazione, e la partecipazione di Carlo Doneddu (voce e chitarra acustica) e Maria Antonietta Azzu (voce narrante). I musicisti dell’Ensemble Laboritnus, Alessio Ferreri (tastiere), Andrea Lubino (batteria e percussioni), Antonio Pitzoi (chitarre), Lorenzo Sabattini (basso), Graziano Solinas (fisarmonica) e Angelo Vargiu (clarinetto), sono stati accompagnati da 23 coristi del gruppo vocale Joyful Soul diretto dal maestro Daniele Manca. A seguire è stato presentato al pubblico il progetto “Ester Formosa e Elva Lutza”, con la cantante e attrice Ester Formosa affiancata da Nico Casu (tromba e voce), Gianluca Dessì (chitarre) e Bruno Piccinnu (percussioni mediterranee). A luglio il Festival ha dedicato il terzo appuntamento alla vita dell’artista jazz e blues Billie Holiday con “Un mistero nero” e i testi di Speranza Serra. Insieme alla cantante e musicista Rossella Faa si sono esibiti Maria Antonietta Azzu (voce narrante) e l’Ensemble Laborintus, composto per l’occasione da Angelo Vargiu (clarinetto), Gian Piero Carta (sassofono), Antonio Pitzoi (chitarre), Simone Sassu (piano), Lorenzo Sabattini (contrabbasso) e Luca Piana (batteria).
Nello stesso mese spazio a “New song” con Marta Raviglia (voce) accompagnata da Simone Sassu, Angelo Vargiu, Lorenzo Sabattini, Jacopo Careddu e Stefano Alivesi alle chitarre mentre a settembre è andato in scena “Mina ritratta in bianco e nero” con Rita Casiddu (voce) e ancora una volta Simone Sassu, Lorenzo Sabattini e Jacopo Careddu. Gran finale con la serata per sax e quartetto d’archi “Dal jazz al tango passando per...Girotto”, introdotta dal maestro Stefano Mancuso, profondo conoscitore della musica argentina. Protagonisti il sassofonista Luca Chessa e l’Ensemble Enarmonia con Alessandro Puggioni (violino I), Alessio Manca (violino II), Gioele Lumbau (viola) e Daniele Fiori (violoncello).
“Siamo molto soddisfatti – dichiara il maestro Verdinelli -. Abbiamo organizzato un bell’evento con poche risorse. Sono state sei proposte interessanti e i progetti sono stati accolti molto bene dal pubblico. Il Consorzio turistico San Pantaleo ha collaborato attivamente, ha voluto questo progetto e penso sia stato ampiamente ripagato sia dalla risposta del pubblico che dalla proposta artistica”. “Il bilancio è decisamente positivo – così Antonella Pileri, presidente del Consorzio turistico San Pantaleo -. È stato faticoso ma anche entusiasmante. Il riscontro che abbiamo avuto da parte di chi ci ha seguito è stato confortante e ci spinge a proseguire in questa direzione. Ci auguriamo vivamente di ospitare il Festival anche nel 2025”.
Ogni serata si è aperta con “assaggi di vino”, con il coordinamento del Museo del Vino di Berchidda Enoteca regionale Muvisardegna, offerti dalla Tenuta Muscazega di Luras, dalla cantina Consorzio San Michele di Berchidda e dalle Tenute Faladas di Luras.
Il Sound, Stone & Soul Festival, finanziato dalla Fondazione di Sardegna, dalla Regione Sardegna e organizzato con il patrocinio del comune di Olbia e della Confcommercio nord Sardegna, rientra nella rete degli eventi promossi e finanziati dal progetto “Salude & Trigu” della Camera di Commercio di Sassari. Per l’edizione 2024 è stata coinvolta anche Alberea, che ha garantito la piantumazione di venti nuovi alberi all’interno del comune di Olbia.
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