OLBIA. Presenti i sindaci dei ventisei comuni della neonata provincia del Nord Est, in un incontro dedicato a delineare le competenze e le priorità della nuova Provincia della Gallura Nord Est. Tra le principali sfide da affrontare ci sono i servizi per le strade e le scuole e in particolare modo la riattivazione del cantiere sulla Olbia-Tempio per il tracciato crollato a Monte Pino, il completamento della Padru-Alà-Buddusò e la costruzione di una rotatoria sulla vecchia strada Olbia-Golfo Aranci. Questi e molti altri interventi cruciali per tutti i 26 comuni della provincia sono stati inclusi in un dossier esaminato durante l’incontro tenutosi presso la sede dell’ente in via Nanni. La riunione, voluta dal commissario della Provincia della Gallura Nord Est, Rino Piccinnu, e dal commissario liquidatore della Provincia di Sassari, Gian Piero Scanu, è stata anche l’occasione per presentare una proposta di modifica dell’attuale stemma della Provincia: «Vorremmo sostituire il Castello di Pedres - ha dichiarato Piccinnu con un simbolo più rappresentativo di Olbia, come la nave fenicia con Tavolara sullo sfondo, mantenendo il ‘Gallo’ di Tempio».
Piccinnu ha definito l’incontro “una giornata molto importante”, sottolineando come si sia dato il via a un percorso concreto per la nuova Provincia del Nord Est Sardegna. «Esiste ancora la Provincia di Sassari, guidata da Gian Piero Scanu, che deve curare la ripartizione delle competenze tra la Città Metropolitana di Sassari e la Provincia del Nord Est” ha spiegato, aggiungendo: “Abbiamo già comunicato l’elenco delle competenze provinciali e stiamo lavorando su bilancio e personale». Il commissario ha poi evidenziato come, una volta completato l’iter, “una delibera di giunta darà sostanza alla nostra attività”. Ha precisato che al momento l’ente dispone di poco più di 50 dipendenti, “mentre servirebbe almeno il doppio”, con solo due dirigenti e una dotazione finanziaria limitata: “Abbiamo circa 31 milioni di euro che ci vengono prelevati alla fonte, somme che in precedenza rientravano nel bilancio della provincia. Le entrate correnti ammontano a poco più di undici milioni di euro, di cui la maggior parte è destinata alle spese ordinarie, lasciando ben poco. L’unica risorsa aggiuntiva è il fondo unico, ridotto a giugno di quest’anno, che garantirà circa cinque milioni di euro, oltre al gettito dell’addizionale sull’energia elettrica e a una quota della TARI versata nelle casse provinciali. Abbiamo tre cantieri importanti che apriranno nei prossimi giorni” ha proseguito Piccinnu, spiegando che il principale è quello di Monte Pino, “collegamento essenziale tra Olbia e Tempio, per il quale sono finalmente stati assegnati 9 milioni di euro necessari a completare l’opera, attualmente al 52%”. Con il nulla osta firmato da Piccinnu, sarà l’Anas a completare l’opera. “I lavori riprenderanno tra fine mese e inizio dicembre per questo nodo stradale strategico”. Tra i prossimi interventi c’è anche il completamento della Padru-Alà-Buddusò, così come l’intervento sulla strada che collega Marinella a Golfo Aranci, finanziato con due milioni di euro. Piccinnu ha concluso ricordando la necessità di adottare uno statuto che definisca regole chiare per poter operare. Ha poi ribadito l’importanza di aggiornare lo stemma della provincia includendo un simbolo che rappresenti anche Olbia: “Proporrei di inserire la nave fenicia con Tavolara sullo sfondo accanto al simbolo di Tempio, e mi piacerebbe avere il parere di tutti”.
Il sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, ha definito la giornata “importante, con momenti di discussione rilevanti”, e ha invitato i presenti a sostenere i rappresentanti locali. “Dobbiamo dare loro tutto il nostro appoggio” ha dichiarato, aggiungendo che “è fondamentale mostrare volontà e impegno per portare avanti i lavori fermi da tempo”. Nizzi ha ricordato che, quando si lavorava alla riattivazione della provincia, aveva insistito sul riprendere il lavoro da dove era stato interrotto, senza modificare nulla. Ha sottolineato come la provincia, al pari dei comuni, sia l’ente più vicino alle esigenze dei cittadini.
Gianni Addis, sindaco di Tempio Pausania, ha definito l’incontro “una giornata storica e di ripresa dei lavori che abbiamo atteso a lungo”. Ha espresso l’auspicio che questo momento rappresenti l’inizio di un periodo in cui, anche se la provincia non ha ancora un organismo eletto, si possa portare a termine progetti importanti e operare attivamente. “Siamo nella condizione di dare vita a quelle iniziative che le risorse finanziarie ci consentiranno”, ha affermato, aggiungendo poi parole di auspicio: “accogliamo questo momento con entusiasmo e grandi aspettative, auspicando una collaborazione matura e solidale per il territorio”.
A loro si sono aggiunti i sindaci di Arzachena, Berchidda, Oschiri, Monti, Telti, Aggius, Loiri Porto San Paolo, Budoni e Padru, che hanno manifestato entusiasmo per la giornata, pur chiedendo unità di intenti e solidarietà per sostenere anche i comuni più interni e meno avvantaggiati dal turismo costiero. Tuttavia, Gian Piero Scanu, commissario liquidatore della Provincia di Sassari, ha moderato l’entusiasmo invitando alla cautela e alla collaborazione per evitare ritardi nelle elezioni previste in primavera. Ha ricordato la necessità di fare fronte comune contro chi potrebbe ostacolare la piena operatività della nuova provincia.
“Ricopro un ruolo che richiede imparzialità ha diechiarato Scanu - , e intendo esercitarlo in maniera responsabile”. Ha spiegato che, non essendo in carriera, può pretendere tutto ciò che è necessario per questo incarico e ha precisato le difficoltà che sta riscontrando in questa prima fase. Rappresenterà tutta la Provincia di Sassari, che è in via di estinzione, collaborando con i commissari Rino Piccinnu e l’avvocato Arru per la futura Città Metropolitana di Sassari. “La legge prevede che il lavoro tra noi sia svolto all’insegna della collaborazione, che non è solo una questione di principio ma deve essere concretizzata con atti e scelte esplicite”, ha affermato. Ha ammesso, però, come non tutti siano entusiasti di questo cambiamento, che comporta la nascita della Città Metropolitana di Sassari e della Provincia della Gallura Nord Est. “Non escludo che alcuni sindaci o assessori possano ostacolare il percorso verso le elezioni della prossima primavera e per questo chiedo la collaborazione di tutti anche dei segretari comunali dei comuni di Olbia e Tempio Pausania per evitare che nuovi rinvii possano compromettere i pieno operato di questo ente”.
Piccinnu ha definito l’incontro “una giornata molto importante”, sottolineando come si sia dato il via a un percorso concreto per la nuova Provincia del Nord Est Sardegna. «Esiste ancora la Provincia di Sassari, guidata da Gian Piero Scanu, che deve curare la ripartizione delle competenze tra la Città Metropolitana di Sassari e la Provincia del Nord Est” ha spiegato, aggiungendo: “Abbiamo già comunicato l’elenco delle competenze provinciali e stiamo lavorando su bilancio e personale». Il commissario ha poi evidenziato come, una volta completato l’iter, “una delibera di giunta darà sostanza alla nostra attività”. Ha precisato che al momento l’ente dispone di poco più di 50 dipendenti, “mentre servirebbe almeno il doppio”, con solo due dirigenti e una dotazione finanziaria limitata: “Abbiamo circa 31 milioni di euro che ci vengono prelevati alla fonte, somme che in precedenza rientravano nel bilancio della provincia. Le entrate correnti ammontano a poco più di undici milioni di euro, di cui la maggior parte è destinata alle spese ordinarie, lasciando ben poco. L’unica risorsa aggiuntiva è il fondo unico, ridotto a giugno di quest’anno, che garantirà circa cinque milioni di euro, oltre al gettito dell’addizionale sull’energia elettrica e a una quota della TARI versata nelle casse provinciali. Abbiamo tre cantieri importanti che apriranno nei prossimi giorni” ha proseguito Piccinnu, spiegando che il principale è quello di Monte Pino, “collegamento essenziale tra Olbia e Tempio, per il quale sono finalmente stati assegnati 9 milioni di euro necessari a completare l’opera, attualmente al 52%”. Con il nulla osta firmato da Piccinnu, sarà l’Anas a completare l’opera. “I lavori riprenderanno tra fine mese e inizio dicembre per questo nodo stradale strategico”. Tra i prossimi interventi c’è anche il completamento della Padru-Alà-Buddusò, così come l’intervento sulla strada che collega Marinella a Golfo Aranci, finanziato con due milioni di euro. Piccinnu ha concluso ricordando la necessità di adottare uno statuto che definisca regole chiare per poter operare. Ha poi ribadito l’importanza di aggiornare lo stemma della provincia includendo un simbolo che rappresenti anche Olbia: “Proporrei di inserire la nave fenicia con Tavolara sullo sfondo accanto al simbolo di Tempio, e mi piacerebbe avere il parere di tutti”.
Il sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, ha definito la giornata “importante, con momenti di discussione rilevanti”, e ha invitato i presenti a sostenere i rappresentanti locali. “Dobbiamo dare loro tutto il nostro appoggio” ha dichiarato, aggiungendo che “è fondamentale mostrare volontà e impegno per portare avanti i lavori fermi da tempo”. Nizzi ha ricordato che, quando si lavorava alla riattivazione della provincia, aveva insistito sul riprendere il lavoro da dove era stato interrotto, senza modificare nulla. Ha sottolineato come la provincia, al pari dei comuni, sia l’ente più vicino alle esigenze dei cittadini.
Gianni Addis, sindaco di Tempio Pausania, ha definito l’incontro “una giornata storica e di ripresa dei lavori che abbiamo atteso a lungo”. Ha espresso l’auspicio che questo momento rappresenti l’inizio di un periodo in cui, anche se la provincia non ha ancora un organismo eletto, si possa portare a termine progetti importanti e operare attivamente. “Siamo nella condizione di dare vita a quelle iniziative che le risorse finanziarie ci consentiranno”, ha affermato, aggiungendo poi parole di auspicio: “accogliamo questo momento con entusiasmo e grandi aspettative, auspicando una collaborazione matura e solidale per il territorio”.
A loro si sono aggiunti i sindaci di Arzachena, Berchidda, Oschiri, Monti, Telti, Aggius, Loiri Porto San Paolo, Budoni e Padru, che hanno manifestato entusiasmo per la giornata, pur chiedendo unità di intenti e solidarietà per sostenere anche i comuni più interni e meno avvantaggiati dal turismo costiero. Tuttavia, Gian Piero Scanu, commissario liquidatore della Provincia di Sassari, ha moderato l’entusiasmo invitando alla cautela e alla collaborazione per evitare ritardi nelle elezioni previste in primavera. Ha ricordato la necessità di fare fronte comune contro chi potrebbe ostacolare la piena operatività della nuova provincia.
“Ricopro un ruolo che richiede imparzialità ha diechiarato Scanu - , e intendo esercitarlo in maniera responsabile”. Ha spiegato che, non essendo in carriera, può pretendere tutto ciò che è necessario per questo incarico e ha precisato le difficoltà che sta riscontrando in questa prima fase. Rappresenterà tutta la Provincia di Sassari, che è in via di estinzione, collaborando con i commissari Rino Piccinnu e l’avvocato Arru per la futura Città Metropolitana di Sassari. “La legge prevede che il lavoro tra noi sia svolto all’insegna della collaborazione, che non è solo una questione di principio ma deve essere concretizzata con atti e scelte esplicite”, ha affermato. Ha ammesso, però, come non tutti siano entusiasti di questo cambiamento, che comporta la nascita della Città Metropolitana di Sassari e della Provincia della Gallura Nord Est. “Non escludo che alcuni sindaci o assessori possano ostacolare il percorso verso le elezioni della prossima primavera e per questo chiedo la collaborazione di tutti anche dei segretari comunali dei comuni di Olbia e Tempio Pausania per evitare che nuovi rinvii possano compromettere i pieno operato di questo ente”.
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