
Roma, 25 mar. (AdnKronos) - Non trova soluzioni la vertenza Atahotels, che vede, dopo la rottura dei contratti di affitto di 8 strutture alberghiere di proprietà del Fondo Antirion e di Enpam, 500 lavoratori senza alcuna certezza sul futuro. Il tavolo di gestione della crisi richiesto da Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e attivato al ministero dello Sviluppo Economico si è concluso ieri senza il raggiungimento di un accordo: Atahotels-gruppo Unipol ha confermato di voler proseguire con la procedura di mobilità fino al licenziamento dei lavoratori e il fondo Antirion non ha voluto prendere impegni credibili ed esigibili per preservare i livelli occupazionali.Il Fondo, oltre a non aver chiarito in che modalità e tempi intendi far riprendere le attività delle strutture alberghiere, sottolineano i sindacati, non ha valuto farsi carico di porre nelle condizioni di affitto delle strutture il tema del recupero della forza dei lavoratori, proponendo solo una disponibilità a verificare la possibilità di recuperare i lavoratori ad accordi già avvenuti.Per le organizzazioni sindacali, è la conferma che l’operazione è finalizzata esclusivamente a svincolare le strutture dai lavoratori, per aumentare i margini di guadagno del Fondo con i futuri gestori. Si tratta di un’operazione spregiudicata, che non tiene conto degli effetti sociali, e che andrà verificata anche rispetto al fatto che Antirion gestisce beni di un Ente previdenziale soggetto al controllo dello Stato.
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