SASSARI. Era ricomparso la settimana scorsa con un video su Youtube in cui annunciava il suo rientro al lavoro e la volontà di riprendere la sua contestata terapia. Ora quelle immagini, che vedono al centro Giuseppe Dore, il neurologo di Ittiri finito sotto inchiesta la scorsa estate per presunti maltrattamenti sui malati di Alzheimer, sono scomparse all'improvviso dal canale in cui erano state caricate: il "Sardegna ddtdor" che ha come logo la casa editrice "Saturno", nota per aver pubblicato proprio il volume che contiene le teorie del medico: "Psiconeuroanalisi dell'istero demenza. Un viaggio straordinario tra la cortico involuzione e la mente cosciente". Difficile capire se dietro questa sparizione ci siano motivi banalmente tecnici o sia per via dell'articolo pubblicato dal nostro giornale sabato scorso in cui si raccontava proprio il rientro in scena del medico sulla piattaforma audiovisiva più nota di Internet.
Nel frattempo ieri il neurologo è stato convocato dal proprio Ordine professionale per fornire delle spiegazioni riguardanti il suo operato, finito sotto la lente della Procura di Sassari. Insieme a lui, 13 persone sono state indagate e accusate di associazione a delinquere, truffa e maltrattamenti. Alcuni, compreso Dore sono stati arrestati e poi scarcerati. Come ha sottolineato il presidente dell'Ordine Agostino Sussarellu, il faccia a faccia con i medici è stato solo «un incontro preliminare», sul cui contenuto viene mantenuto un riserbo strettissimo. Tra pochi giorni verranno sentiti anche gli altri medici coivolti nella vicenda: Mariella D'Onofrio, Massimo Lai e Gianfranco Dettori. Solo a febbraio, in base agli elementi raccolti, si vedrà se avviare o meno una istruttoria in merito: in questo caso Dore e i suoi colleghi dovranno ripresentarsi all'Ordine di fronte ad una commissione, stavolta in compagnia di un avvocato.
Il video su Youtube è stato comunque visto e raccolto dai medici dell'Ordine, ma al momento è difficile sapere se possa essere utilizzato in futuro nel caso venga fatto partire l'iter del procedimento disciplinare. Il messaggio audivisivo era stato rilasciato a poca distanza dalla data di scadenza dell'ultimo vincolo restrittivo ancora pendente sul neurologo: quello dell'obbligo di dimora. Questo significava che Dore da allora non solo poteva muoversi liberamente, ma poteva anche riprendere a esercitare la propria professione, tanto che aveva sottolineato di attendere proprio «la decisione dell'Ordine (dei medici, ndr.) per quanto riguarda l'eventualità della ripresa del lavoro. Terrei opportuno - aveva sottolineato - anche a far prevenire la richiesta direttamente al giudice per quanto riguarda ogni paziente che vorrà interessarsi di questa terapia nello specifico».
L'inchiesta del pm Gianni Caria procede in contemporanea: dopo la nomina del perito che sta vagliando il materiale all'interno dei pc di alcuni degli indagati e si stanno controllando tutte le cartelle cliniche dei pazienti che sono stati in cura dal neurologo Giuseppe Dore. Al termine di questa fase è probabile che il pm possa chiedere al giudice delle indagini preliminari, Carla Altieri, un incidente probatorio: lo scopo è quello di fare valutare da una equipe di specialisti nel settore delle demenze degenerative la validità del metodo di cura inventato dal medico di Ittiri.


