Spaccio di droga tra Londra e Alghero
Cinque persone finiscono ai domiciliari

di Daniele Murino

SASSARI. Per oltre un anno i due voli quotidiani che collegano l'aeroporto di Londra a quello di Alghero sono stati utilizzati per trasportare sull'isola meta-anfetamine e Lsd. Una fitta rete di spaccio, messa in piedi da dieci persone residenti tra Sassari, Alghero e Porto Torres, che ha consentito al mercato della droga del nord Sardegna di rigenerarsi costantemente. Almeno fino alla giornata di ieri quando i responsabili del traffico internazionale sono stati raggiunti dalle ordinanze emessa dal tribunale di Sassari su richiesta del pubblico ministero Elisa Loris.

Grazie al lavoro svolto dalla polizia giudiziaria del commissariato di Alghero, in collaborazione con la squadra mobile di Sassari e il Polmare di Porto Torres, cinque persone sono finite agli arresti domiciliari: Roberto Mannoni 37 anni sassarese, Antonio Dore 29 anni algherese, Salvatore Porcu 26 anni sassarese, Gennaro De Falco 30 anni napoletano e Alessandro Campus 23 anni algherese. Mentre altre cinque persone sono state colpite da altre misure restrittive. Per tutti, comunque, il reato contestato è quello di cessione si sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

Durante la conferenza stampa tenuta questa mattina dalla dirigente della squadra Mobile, Bibiana Pala, e dal capo del commissariato di Alghero, Valter Cossu, sono emersi alcuni retroscena dell'operazione. L'Mdma (MetilenDiossiMetAnfetamina) veniva trasportato nell'isola all'interno di alcuni ovuli ingeriti dal corriere mentre i Trip venivano prima avvolti nella carta stagnola e poi nascosti dentro il bagaglio. Una volta superati i controlli di sicurezza dell'aeroporto, la sostanza veniva trasferita sulle piazze di Sassari, Alghero, Olmedo e Porto Torres attraverso altri corrieri. La vendita dei Trip e dell'Mdma fruttava a tutte le persone coinvolte nel traffico internazionale un guadagno cospicuo. Un fiume di denaro arginato dalla polizia del sassarese.

 

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