L'allontanamento illegittimo di una specializzanda dalla clinica di San Camillo ha letteralmente aperto il vaso di Pandora e indotto la Procura a indagare sui trattamenti riservati ai giovani specializzandi. Da lì in poi sono venute a galla diverse ipotesi di reato, comprenenti anche l'abuso d'ufficio e l'esercizio abusivo della professione. Un fascicolo da oltre 2000 pagine quello presentato dal Pubblico Ministero Carlo Scalas, e che vede coinvolti sei psichiatri della clinica di Sassari, tra i quali figura Liliana Lorettu, ex Assessore dell'Udc e direttore della specializzazione di Psichiatria. Sono finiti sotto accusa anche Noemi Sanna, così come la figlia Alessandra Nivoli e il marito, Giancarlo Nivoli, fino a qualche anno fa direttore della specializzazione in psichiatria a San Camillo. Insieme a loro figurano nell'elenco degli indagati anche Paolo Milia e Donato Posadinu, quest'ultimo direttore del servizio Psichiatria all'Ospedale Civile di Sassari. Gli avvocati della Lorettu sono riusciti a far revocare la sospensione dall'esercizio del pubblico ufficio di direttore della specializzazione in Psichiatria dell'università di Sassari e di direttore della clinica Psichiatrica. Considerata la lunghezza del fascicolo presentato dal P.M., c'è da aspettarsi un lungo proseguo d'indagine che coinvolgerà in breve tempo tutti gli altri medici coinvolti nella vicenda.
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