OLBIA. Miliardario per qualche ora. Si è visto accreditare sul conto ben 500 miliardi di euro. No non è uno scherzo. E' successo veramente ieri sera ad un giovane imprenditore nel nord della Sardegna che ha voluto per il momento rimanere anonimo. Il "sogno" è durato poche ore, perché poi il sistema bancario è andato in tilt ed è stato bloccato. Tutto è partito da un bonifico che l'imprenditore doveva effettuare per lavoro attraverso il suo home banking, quando scorrendo la pagina ha notato subito qualcosa che non andava. Bonifici multipli da due e sei milioni di euro, fino ad arrivare al saldo: 491 miliardi di euro così come si può vedere nella foto.
Non voleva credere ai suoi occhi, ma ha capito subito che si trattava di un errore informatico: "C'erano tanti bonifici da due, tre e sei milioni di euro, poi come sono andato a vedere il totale ho visto miliardi di euro e mi sono fatto una grandissima risata. Ho segnalato subito la cosa al vice direttore della banca e mi hanno riferito che ovviamente c'era stato un errore tecnico. L'ho scritto anche su facebook, in quel momento possedevo 1/4 del debito pubblico italiano". I più delusi comunque sono stati proprio gli amici che su facebook si sono scatenati nei commenti al post dell'imprenditore il quale, condividendo lo screenshot della sua pagina "miliardaria" del conto, ha commentato: "Porto tutti i miei amici in giro per il mondo per tutta la vita... il mio homebanking mi dice che ho solo 491 miliardi di euro".
"Preleva subito e scappa a Cuba, ma perché queste cose capitano sempre alle persone oneste?", ha commentato Cristian, "Hai in mano l'economia europea, manda a casa Draghi e poi fai tu credito alle banche", ha invece detto Andrea. C'è poi Franco: "Ajò che ci compriamo tutto l'arco alpino giusto per andare in montagna nel week end". Secondo Carlo doveva bonificare subito per evitare che la banca bloccasse il sistema. E poi tanti altri i commenti più o meno ironici che hanno movimentato la pagina facebook dell'imprenditore che oggi sarà in banca per chiarire l'errore.
L'episodio è già capitato altre volte: l'ultimo registrato in ordine di tempo, è accaduto in Australia lo scorso maggio ad una ragazza malese di 21 anni che si era vista accreditare circa tre milioni di euro e ne era riuscita a spendere 1,3 milioni. La sua avventura, però, era finita male essendo stata arrestata e portata in prigione.
Non voleva credere ai suoi occhi, ma ha capito subito che si trattava di un errore informatico: "C'erano tanti bonifici da due, tre e sei milioni di euro, poi come sono andato a vedere il totale ho visto miliardi di euro e mi sono fatto una grandissima risata. Ho segnalato subito la cosa al vice direttore della banca e mi hanno riferito che ovviamente c'era stato un errore tecnico. L'ho scritto anche su facebook, in quel momento possedevo 1/4 del debito pubblico italiano". I più delusi comunque sono stati proprio gli amici che su facebook si sono scatenati nei commenti al post dell'imprenditore il quale, condividendo lo screenshot della sua pagina "miliardaria" del conto, ha commentato: "Porto tutti i miei amici in giro per il mondo per tutta la vita... il mio homebanking mi dice che ho solo 491 miliardi di euro".
"Preleva subito e scappa a Cuba, ma perché queste cose capitano sempre alle persone oneste?", ha commentato Cristian, "Hai in mano l'economia europea, manda a casa Draghi e poi fai tu credito alle banche", ha invece detto Andrea. C'è poi Franco: "Ajò che ci compriamo tutto l'arco alpino giusto per andare in montagna nel week end". Secondo Carlo doveva bonificare subito per evitare che la banca bloccasse il sistema. E poi tanti altri i commenti più o meno ironici che hanno movimentato la pagina facebook dell'imprenditore che oggi sarà in banca per chiarire l'errore.
L'episodio è già capitato altre volte: l'ultimo registrato in ordine di tempo, è accaduto in Australia lo scorso maggio ad una ragazza malese di 21 anni che si era vista accreditare circa tre milioni di euro e ne era riuscita a spendere 1,3 milioni. La sua avventura, però, era finita male essendo stata arrestata e portata in prigione.
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