OLBIA. Domenica 30 maggio alle 19 nella chiesa di Nostra Signora de La Salette si terrà una celebrazione Eucaristica per pregare per la pace in tutto il mondo e in particolare per la Terra Santa. Nella Santa Messa saranno ricordate le vittime innocenti del conflitto tra Israele e Palestina che in 11 giorni – ha fatto sapere l'Unicef - ha causato l'uccisione di 65 bambini palestinesi e 2 bambini israeliani. La maggior parte dei bambini uccisi si trovavano nelle loro case, dove avrebbero dovuto essere al sicuro.
"Pregheremo per tutte le vittime innocenti della guerra e chiederemo perdono per la guerra – dice don Gianni Sini, parroco della parrocchia di Nostra Signora de La Salette. Per noi sono importanti tutte le vite e tutte hanno la stessa dignità e valore, le 243 vittime palestinesi e le 12 vittime israeliane. Occorre perdonare- come ha sottolineato anche il custode della terra Santa padre Francesco Patton, e costruire questo processo di pace. La necessità di costruire la pace partendo dalla verità. La pace non si fa in serie, ma in modo artigianale. E' un impegno lungo e faticoso come quello dell'artigiano.
"Pregheremo per tutte le vittime innocenti della guerra e chiederemo perdono per la guerra – dice don Gianni Sini, parroco della parrocchia di Nostra Signora de La Salette. Per noi sono importanti tutte le vite e tutte hanno la stessa dignità e valore, le 243 vittime palestinesi e le 12 vittime israeliane. Occorre perdonare- come ha sottolineato anche il custode della terra Santa padre Francesco Patton, e costruire questo processo di pace. La necessità di costruire la pace partendo dalla verità. La pace non si fa in serie, ma in modo artigianale. E' un impegno lungo e faticoso come quello dell'artigiano.
La verità – spiega don Sini - è una compagna inseparabile della giustizia e della misericordia e attraverso la verità, si deve arrivare anche alla riconciliazione e al perdono. E questo insegnamento del Papa va applicato quando si parla della tragedia della Shoah e anche quando si parla di un conflitto lungo e difficile, per tanti aspetti anche sempre bloccato, come quello israelo-palestinese che di fatto va avanti dal 1948. Purtroppo ho assistito a molte di queste pagine della storia perché vado in Terra Santa da 43 anni e ho potuto vedere con i miei occhi le continue violazioni del diritto e della tensione sempre presente tra israeliani e palestinesi".
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