OLBIA. Un anno di lavori per ampliare e rinnovare il Pronto Soccorso di Olbia. Il progetto esecutivo per il restyling della struttura di emergenza è stato recentemente presentato nella sala V Colonne dell’ospedale Giovanni Paolo II alla Direttrice del Pronto Soccorso, Rosangela Beretta, alla Direttrice della Direzione Medica di Presidio, Piera Pallazzoni, e ai loro collaboratori. A illustrare i dettagli del piano sono stati il progettista Giovanni Antonio Spano, il Direttore dell’Area Tecnica della Asl Gallura, Paolo Tauro, e l’Assistente Tecnica e Responsabile Unico del Procedimento (RUP), Michela Mulas. L’inizio dei lavori è fissato per febbraio. «Ogni intervento – ha dichiarato il Direttore Generale della Asl Gallura, Marcello Acciaro – sarà pianificato per minimizzare i disagi a utenti e operatori sanitari. Chiediamo pazienza a cittadini, lavoratori e associazioni, perché questo progetto è fondamentale per il territorio. L’ampliamento del Pronto Soccorso garantirà una struttura più moderna, accogliente e funzionale, migliorando anche l’attrattività verso i professionisti sanitari. Non si tratta di un servizio riservato solo alla popolazione locale, ma di un presidio che, durante la stagione estiva, vede triplicare gli accessi con utenti italiani e stranieri. Una riorganizzazione degli spazi è essenziale per ridurre i rischi di sovraffollamento».
Il cronoprogramma prevede circa un anno di lavori. «Il progetto – ha spiegato Paolo Tauro – è finanziato dalla Regione e mira a migliorare la gestione della struttura anche in caso di future emergenze pandemiche. Inoltre, aiuterà a contrastare il sovraffollamento estivo, grazie all’ampliamento degli spazi. Tra le novità principali, lo spostamento della camera calda, il miglioramento della viabilità per i flussi delle ambulanze, nuovi percorsi pedonali e un’area d’attesa più grande con servizi igienici annessi».
Il nuovo edificio, in continuità con quello esistente, avrà una superficie di circa 600 metri quadri. Comprenderà una sala pre-triage collegata alla sala d’attesa, aree di monitoraggio e osservazione, uno spazio dedicato all’installazione di una TAC e servizi igienici interni esclusivi per i pazienti, separati da quelli del personale.
«La nuova struttura – ha aggiunto Acciaro – permetterà una gestione più efficace dei flussi, con un monitoraggio avanzato per i casi meno gravi. L’obiettivo è ridurre ulteriormente i tempi d’attesa e alleviare la pressione sul Pronto Soccorso e sull’ospedale». Nei prossimi giorni è previsto un incontro tra il personale e l’impresa esecutrice dei lavori per discutere le modalità operative e garantire la continuità dell’assistenza sanitaria durante il cantiere.
Il cronoprogramma prevede circa un anno di lavori. «Il progetto – ha spiegato Paolo Tauro – è finanziato dalla Regione e mira a migliorare la gestione della struttura anche in caso di future emergenze pandemiche. Inoltre, aiuterà a contrastare il sovraffollamento estivo, grazie all’ampliamento degli spazi. Tra le novità principali, lo spostamento della camera calda, il miglioramento della viabilità per i flussi delle ambulanze, nuovi percorsi pedonali e un’area d’attesa più grande con servizi igienici annessi».
Il nuovo edificio, in continuità con quello esistente, avrà una superficie di circa 600 metri quadri. Comprenderà una sala pre-triage collegata alla sala d’attesa, aree di monitoraggio e osservazione, uno spazio dedicato all’installazione di una TAC e servizi igienici interni esclusivi per i pazienti, separati da quelli del personale.
«La nuova struttura – ha aggiunto Acciaro – permetterà una gestione più efficace dei flussi, con un monitoraggio avanzato per i casi meno gravi. L’obiettivo è ridurre ulteriormente i tempi d’attesa e alleviare la pressione sul Pronto Soccorso e sull’ospedale». Nei prossimi giorni è previsto un incontro tra il personale e l’impresa esecutrice dei lavori per discutere le modalità operative e garantire la continuità dell’assistenza sanitaria durante il cantiere.
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