Olbia si prepara ad accogliere la nuova edizione di La Nuit des Étoiles, l'evento di danza che continua a crescere e conquistare il pubblico, confermandosi tra i galà più prestigiosi del panorama nazionale. Il prossimo sabato 26 luglio 2025 alle ore 21.30, nella suggestiva cornice di Piazza Crispi, torna il galà di danza all'aperto che lo scorso anno ha fatto registrare il tutto esaurito. Anche quest'anno sarà Anbeta Toromani a vestire i panni di madrina, pronta a guidare con eleganza e passione una serata dedicata all'arte del movimento. La ballerina albanese, celebre volto del talent show Amici di Maria De Filippi e già protagonista della prima edizione del 2024, ritorna a calcare il palco di Olbia con entusiasmo e grande professionalità. Il successo di La Nuit des Étoiles è il risultato di una combinazione vincente: un cast internazionale di altissimo livello e una direzione artistica attenta e appassionata, affidata anche quest'anno a Mavi Careddu. Tra le dieci stelle internazionali che si esibiranno spicca ancora una volta la luminosa étoile del Staatsballett di Berlino, Polina Semionova, autentica punta di diamante dello spettacolo. Con lei, nomi di prestigio come Martina Arduino e Marco Agostino del Teatro alla Scala di Milano e tanti altri primi ballerini provenienti dai principali teatri europei, rendono il galà un appuntamento imperdibile per gli amanti della danza classica e contemporanea.
Un appuntamento da non perdere, per vivere una notte di stelle che brillano sul palco e nel cuore della Sardegna.
Anbeta Toromani, intervistata in vista dell'evento, ha raccontato la sua emozione e le aspettative: «Sono pronta! Ma più di me lo saranno i ballerini. Lo scorso anno l'energia e la magia dello spettacolo hanno coinvolto il pubblico come raramente accade. Sono certa che questa edizione sarà altrettanto indimenticabile». La Nuit des Étoiles non è solo uno spettacolo di danza, ma un'occasione preziosa per avvicinare un pubblico ampio a un'arte spesso considerata elitaria. Il galà offre estratti di balletto classico alternati a coreografie contemporanee, creando un ponte perfetto tra tradizione e modernità, capace di emozionare anche chi non ha mai assistito a spettacoli di danza.
Il nuovo cast è stato svelato, ha qualche étoile preferita?
«Il cast è bellissimo nel suo complesso, quindi non mi sento di esprimere preferenze, Se proprio devo fare un nome è quello di Polina Semionova. È stupenda, l'ho vista più volte dal vivo, l'ultima a giugno, ma la sua caratura non va a togliere nulla a tutte le altre stelle, le completa. Renderà questo spettacolo indimenticabile. Poi ci sono anche Martina Arduino e Marco Agostino del Teatro alla Scala, bellissimi anche loro, ma davvero dovrei citarli tutti perché parliamo di un livello altissimo. Mavi (Careddu, la direttrice artistica, ndr) non mi ha ancora anticipato nulla delle esecuzioni in scaletta, ma mi aspetto un'altra serata meravigliosa ».
«Il cast è bellissimo nel suo complesso, quindi non mi sento di esprimere preferenze, Se proprio devo fare un nome è quello di Polina Semionova. È stupenda, l'ho vista più volte dal vivo, l'ultima a giugno, ma la sua caratura non va a togliere nulla a tutte le altre stelle, le completa. Renderà questo spettacolo indimenticabile. Poi ci sono anche Martina Arduino e Marco Agostino del Teatro alla Scala, bellissimi anche loro, ma davvero dovrei citarli tutti perché parliamo di un livello altissimo. Mavi (Careddu, la direttrice artistica, ndr) non mi ha ancora anticipato nulla delle esecuzioni in scaletta, ma mi aspetto un'altra serata meravigliosa ».
Quanto viene voglia di danzare a una ballerina che per una sera calca il palco da madrina?
«Lo confesso, più che voglia di ballare sento molto il momento di scena, empatizzo con gli artisti. Mi metto nei loro panni, specie quando conosco il pezzo e le difficoltà che comporta, percepisco la tensione che un artista può vivere quando ci sono spettacoli di questo livello. È una deformazione professionale, una premura che hai indipendentemente dal fatto che i ballerini siano di livello assoluto».
«Lo confesso, più che voglia di ballare sento molto il momento di scena, empatizzo con gli artisti. Mi metto nei loro panni, specie quando conosco il pezzo e le difficoltà che comporta, percepisco la tensione che un artista può vivere quando ci sono spettacoli di questo livello. È una deformazione professionale, una premura che hai indipendentemente dal fatto che i ballerini siano di livello assoluto».
È rimasta stupita dal coinvolgimento mostrato dal pubblico nella prima edizione?
«Credo sia proprio il valore aggiunto di un galà come questo, perché la danza riesce a coinvolgere anche chi non è solito assistere a spettacoli di questo tipo, ti fa rendere conto cosa ti sei perso nel tempo. Accade sia con estratti di un balletto classico che con pezzi creati appositamente per una esibizione con scelte musicali che non attingono prettamente al repertorio classico ma guardano più a chiavi contemporanee, mostrando una scelta un po' più intima di un ballerino. Per guardare per intero il Lago dei Cigni serve forse una preparazione pregressa, può risultare difficile da capire, invece un galà come la Nuit des Étoiles rappresenta una chiave di accesso incredibile per appassionare le persone a questa forma d'arte, anche chi ne è sempre stato lontano».
«Credo sia proprio il valore aggiunto di un galà come questo, perché la danza riesce a coinvolgere anche chi non è solito assistere a spettacoli di questo tipo, ti fa rendere conto cosa ti sei perso nel tempo. Accade sia con estratti di un balletto classico che con pezzi creati appositamente per una esibizione con scelte musicali che non attingono prettamente al repertorio classico ma guardano più a chiavi contemporanee, mostrando una scelta un po' più intima di un ballerino. Per guardare per intero il Lago dei Cigni serve forse una preparazione pregressa, può risultare difficile da capire, invece un galà come la Nuit des Étoiles rappresenta una chiave di accesso incredibile per appassionare le persone a questa forma d'arte, anche chi ne è sempre stato lontano».
Cosa rappresenta La Nuit des Étoiles per la Sardegna?
«Credo che rappresenti un'occasione unica per portare il massimo livello della danza sul territorio, in parti- colare nella parte nord per la Sardegna, che rispetto a Cagliari dove c'è il teatro lirico conta meno occasio - ni di questo genere. È bello che le persone possano avere la possibilità di assistere a questo tipo di eventi ed è un motivo per cui vale la pena esserci».
«Credo che rappresenti un'occasione unica per portare il massimo livello della danza sul territorio, in parti- colare nella parte nord per la Sardegna, che rispetto a Cagliari dove c'è il teatro lirico conta meno occasio - ni di questo genere. È bello che le persone possano avere la possibilità di assistere a questo tipo di eventi ed è un motivo per cui vale la pena esserci».
La manifestazione è preceduta dalla XXVI Vetrina Coreografica di Danza, concorso internazionale che si svolgerà a Olbia dal 18 al 20 luglio 2025, da sempre vetrina fondamentale per giovani talenti e coreografi emergenti. L'evento è realizzato con il sostegno della Regione Sardegna, del Comune di Olbia e della Fondazione di Sardegna, a testimonianza del valore culturale e turistico che La Nuit des Étoiles rappresenta per il territorio.
I biglietti per il galà sono disponibili al prezzo di 30€ e possono essere acquistati online sul sito ufficiale www.lanuitdesetoiles.it oppure presso Stage One, in via G. D'Annunzio 1, a Olbia, fino a esaurimento posti.Un appuntamento da non perdere, per vivere una notte di stelle che brillano sul palco e nel cuore della Sardegna.
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