OLBIA. Nel tardo pomeriggio di giovedì 31 luglio, i Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Olbia hanno rinvenuto un prezioso orologio di lusso, marca Patek Philippe, all'interno di una struttura ricettiva nel centro cittadino. Il manufatto corrisponde a quello sottratto il giorno precedente con una rapina avvenuta a Cannigione, ai danni di un turista straniero, sorpreso mentre rientrava nel suo hotel dopo una giornata di vacanza. Il ritrovamento rappresenta un importante sviluppo nelle indagini avviate immediatamente dopo il colpo. L'attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Tempio Pausania, ha preso una svolta decisiva nella notte del 30 luglio, quando i Carabinieri hanno proceduto al fermo di tre uomini, di origine straniera, ritenuti fortemente indiziati di essere gli autori della rapina. I tre sono anche sospettati di un ulteriore furto con strappo di un altro orologio di valore, avvenuto a Porto Cervo il 23 luglio.
L'orologio rubato a Cannigione è stato rinvenuto accuratamente occultato all'interno di un trolley, nascosto in una stanza adibita a deposito bagagli della struttura in cui i tre fermati avevano preso alloggio per la loro permanenza sull'isola. Gli accertamenti svolti dai militari hanno permesso di individuare con precisione l'appartamento utilizzato e di procedere alla perquisizione con decreto della Procura. Le indagini, tuttora in corso, puntano ora a verificare il coinvolgimento dei tre anche in altri episodi di scippo avvenuti nelle ultime settimane sulla costa nord-orientale della Sardegna. Gli inquirenti stanno inoltre cercando di risalire ad eventuali complici e ad accertare se i fermati facciano parte di un'organizzazione più ampia dedita ai furti seriali di beni di lusso.
La tempestiva azione dell'Arma dei Carabinieri rappresenta un segnale forte sul fronte del contrasto alla microcriminalità e alla sicurezza dei turisti durante l'alta stagione estiva.
L'orologio rubato a Cannigione è stato rinvenuto accuratamente occultato all'interno di un trolley, nascosto in una stanza adibita a deposito bagagli della struttura in cui i tre fermati avevano preso alloggio per la loro permanenza sull'isola. Gli accertamenti svolti dai militari hanno permesso di individuare con precisione l'appartamento utilizzato e di procedere alla perquisizione con decreto della Procura. Le indagini, tuttora in corso, puntano ora a verificare il coinvolgimento dei tre anche in altri episodi di scippo avvenuti nelle ultime settimane sulla costa nord-orientale della Sardegna. Gli inquirenti stanno inoltre cercando di risalire ad eventuali complici e ad accertare se i fermati facciano parte di un'organizzazione più ampia dedita ai furti seriali di beni di lusso.
La tempestiva azione dell'Arma dei Carabinieri rappresenta un segnale forte sul fronte del contrasto alla microcriminalità e alla sicurezza dei turisti durante l'alta stagione estiva.
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