Ciro Grillo condannato a otto anni nel processo per lo stupro di gruppo a Porto Cervo

di Davide Mosca
OLBIA. Dopo tre ore di camera di consiglio è arrivata la sentenza di primo grado: otto anni di reclusione al figlio di Beppe Grillo, Ciro. Stessa pena per gli amici Vittorio Lauria ed Edoardo Capitta, sei anni invece per Francesco Corsiglia. La decisione del collegio giudicante presieduto dal magistrato Marco Contu è arrivata dopo tre anni di processo per un evento accaduto sei anni fa, nel 2019, nella villa del fondatore del Movimento Cinque Stelle. La vittima, una studentessa straniera all'epoca 19enne, non era presente alla lettura della sentenza così come anche Ciro Grillo e i tre amici condannati. Il procuratore, Gregorio Capasso,  che ha seguito le indagini nel corso del processo aveva chiesto ai magistrati tempiesi nove anni per Grillo e per glì altri tre amici che erano accusati anche di aver perpetrato una violenza sessuale nei confronti dell'amica della 19enne presente a casa Grillo la notte tra il 16 e il 17 luglio.

Esultanza dell'avvocata Giulia Bongiorno che difendeva la ragazza vittima di violenza: "Ho appena sentito la mia assistita - ha commentato la Bongiorno -. ed è scoppiata in lacrime, le prime lacrime di gioia dopo un percorso in cui è stata crocefissa e masacrata. In questa terra oggi non trova la fine della sua sofferenza, ma trove un significato dell asua soffernza perché ha creduto nella possibilità che esista la giustizia e credo che sia davvero una sentenza importante. Questosignifica che quando ci sono delle violenza vince chi ha il coraggio di denunciare. Credo che questa sentenza abbia un forte valore anche per tutte le donne". Di parere contrario i legali di Ciro Grillo che hanno così commentato: "Siamo chiaramente molto delusi perché riteniamo di essere innocenti e procederemo nei successivi gradi di giudizio, ma prima aspettiamo i motivi della sentenza". 

E' intervenuto anche il procuratore Gregorio Capasso all'uscita del tribunale: "Le sentenza non si commentano e si rispettano e quando non si condividono si impugnano e quindi aspettiamo le motivazioni. Tutti hanno fatto la loro parte, noi abbiamo cercato di dare l'interpretazione più aderente possibile alle risultante processauali. Possiamo dire che è stato un processo difficile: abbiamo sentito decine di testimoni e consulenti con tre e anni e passa di dibattimenti. Quando ci sono giovani vite in gioco chiaramente non ci si muove a cuore leggero ed è una vicenda che ci ha colpito sotto il profilo umano".

Sconcerto per la decisione del collegio  anche da parte dell'avvocata di Francesco Corsiglia condannato a sei anni, Antonella Cuccureddu: "Non so come possa accreditarsi una versione di questo tipo, leggeremo e appelleremo senza dubbio. I giudici hanno creduto ad una ragazza che è stata smentita da tutti gli elementi di prova acquisiti nel processo, non uno a suo favore, non uso che sostenga la sua tesi".



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