
Roma, 1 apr. (AdnKronos) - "Guai ad arretrare, come sempre c’è chi ha paura della modernizzazione, della responsabilizzazione degli operatori, della competizione fondata sulla meritocrazia, chi tende a mantenere equilibri consolidati negli ultimi 30 anni. Il nuovo Codice è stato concepito finalmente su principi diversi che ci avvicinano ai mercati internazionali. Sui temi caldi che animano la discussione in questi giorni chiediamo di salvaguardare questa impostazione". Ad affermarlo in una nota è il presidente di Aniem, Dino Piacentini, intervenendo nel dibattito che accompagna gli ultimi giorni che ci separano dalla definitiva approvazione del Codice Appalti. In particolare, rileva il presidente dell'Associazione delle pmi edili di Confimi Industria, "chiediamo di mantenere un livello semplificato per le gare di importo minore e di confermare la scelta del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa sopra 1 milione di euro". La semplificazione e la maggiore discrezionalità per gli appalti di importo inferiore, aggiunge Piacentini, "si inseriscono in un quadro di maggiori garanzie complessive sulla qualità progettuale, sul taglio a riserve e varianti, sul rispetto assoluto di tempi e costi sui quali chiediamo un inasprimento delle penali per ritardata consegna dei lavori e la previsione di un sistema di garanzie rilasciato da soggetti idonei a tutelare effettivamente la committenza".
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