Appalti: Architetti, da codice più ombre che luci (2)

economia
AdnKronos
(AdnKronos) - Uno svilimento, sottolinea, "che trova applicazione nell’immorale iniziativa del comune di Catanzaro che, non più di un mese, ha indetto un Bando per il conferimento di incarichi professionali a titolo gratuito per la redazione del Piano Strutturale Comunale, dimostrando con ciò una assoluta noncuranza verso la qualità delle opere pubbliche che intende realizzare e, di conseguenza, verso i diritti dei cittadini". Dunque, aggiunge, il Consiglio nazionale degli architetti, "un Codice degli Appalti con più ombre che luci".In linea con gli orientamenti alla Legge delega, sottolinea, "ci saremmo aspettati una maggiore concretezza, che manca, nella ridefinizione del ruolo del pubblico dipendente rispetto al libero professionista, con l’obiettivo di assegnare prioritariamente, al primo, le attività di programmazione e di verifica dell’intero processo di esecuzione di un opera pubblica (riconoscendogli gli incentivi del 2% a prescindere se esso sia un dirigente o un funzionario) ed, al secondo, la progettazione, la direzione ed il collaudo dei lavori. Ciò per interrompere una tendenza che porta sempre più spesso a sovrapporre l’affidamento della progettazione, della direzione dei lavori e del collaudo a dipendenti della stessa stazione appaltante o, addirittura, una inversione dei ruoli con l’affidamento della progettazione all’interno della pubblica amministrazione e le verifiche a liberi professionisti".Inoltre, sottolinea, "va anche segnalato come non sia stato recepito l’obbligo di applicare il cosiddetto Decreto parametri a garanzia di una corretta stima dei corrispettivi per le gare di progettazione e di servizi di architettura e ingegneria; ciò contrariamente a quanto previsto per l’appalto delle opere che devono fare riferimento, ove presenti, ai prezzari regionali".

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