
Palermo, 10 giu. (AdnKronos) - Crollo degli investimenti, perdita di imprese e occupati, ritardi nei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni e difficoltà per le imprese di accedere al credito delle banche. Il settore dell'edilizia in Italia non decolla e questo nonostante i dati della fine del 2015 avessero fatto sperare in un 2016 di ripresa. "I dati che emergono sono molto sconfortanti" commenta il presidente nazionale dell’Ance Claudio De Albertis, a margine della presentazione, a Palermo, del 'Rapporto congiunturale sull’industria delle costruzioni in Sicilia', realizzato dalla Direzione affari economici e Centro studi dell’Ance nazionale in collaborazione con Ance Sicilia e Ance Palermo. "Se guardiamo soprattutto il versante degli investimenti e delle infrastrutture - afferma - abbiamo avuto un finale del 2015 che faceva molto sperare ma purtroppo i dati di questi primi cinque mesi del 2016 ci fanno pensare di essere ancora profondamente dentro la crisi". Quello l'Ance chiede al governo, "per un settore così importante che, compreso l'indotto, rappresenta il 18% del Pil nazionale è un'attenzione complessiva per traguardare questo sistema, non solo per il nostro interesse ma per il bene del Paese".
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