Milano: strage Motta Visconti, gup 'ha annientato moglie e figli'/Adnkronos

cronaca
AdnKronos
Milano, 14 giu. (AdnKronos) - Per tre volte ha impugnato l'arma contro sua moglie Maria Cristina Omes, poi ha accoltellato alla gola la figlia Giulia di 5 anni e il piccolo Gabriele di soli 20 mesi, in un crescendo criminale, "senza esitazione" che ha portato "al feroce annientamento, uno alla volta, dei suoi legami di sangue più forti". E' questa la descrizione della strage di Motta Visconti (Milano) nelle motivazioni del giudice dell'udienza preliminare di Pavia Luisella Perulli rese pubbliche a cinque mesi dalla sentenza. Un triplice delitto per il quale Carlo Lissi, 33 anni, è stato condannato all'ergastolo, al termine di un processo con rito abbreviato. Un massacro avvenuto nella villetta di famiglia in via Ungaretti, il 14 giugno 2014, esattamente due anni fa. L'uomo agì con premeditazione: prima usò il grosso coltello da cucina contro la donna seduta sul divano, poi salì al piano di sopra e fece lo stesso con i suoi bambini che dormivano. Uccise, uscì con gli amici per guardare la partita Italia-Inghilterra dei Mondiali di calcio in Brasile, poi simulò una rapina. Nessun vero pentimento per chi è stato riconosciuto "pienamente capace di intendere e volere", più versioni difensive durante il processo non lo hanno salvato da una condanna al carcere a vita per un delitto aggravato dalla minorata difesa delle vittime: colti nel sonno e inermi i due bimbi, di sorpresa e senza possibilità di difendersi o chiedere aiuto la moglie.

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