OLBIA. La splendida spiaggia di Marinella nel comune di Olbia si rifà il trucco. Recuperati circa duemila metri cubi di sabbia bianca e fine che è stata restituita all'arenile. L'intervento, durato circa una settimana e con un costo di circa 140mila euro, è stato possibile grazie ad un mezzo meccanico della De Vizia, denominato vaglio che ha potuto separare la posidonia dalla sabbia. Il mix di materiali era stato accumulato negli anni, così come previsto dalle normative vigenti, nel retro della spiaggia formando una collina di circa 4mila metri cubi che ora è stata praticamente rasa al suolo.
L'innovativa soluzione, presentata questo pomeriggio dal sindaco di Olbia Settimo Nizzi alla stampa, verrà successivamente estesa anche alle altre spiagge di Olbia e si pone come obiettivo quello di fermare la progressiva erosione dei litorali e risolvere l'annoso problema dello smaltimento delle alghe regolamentato da stringenti normative, dell'impatto estetico e del cattivo odore conseguente. "Ritengo che questo sia un passaggio importante per Olbia, ma per la Regione intera -ha dichiarato soddisfatto il primo cittadino- perché è un esempio da portare avanti, da discutere e da realizzare. Il metodo è veloce e soprattutto si rimette a dimora la sabbia con materiale naturale senza alterarne la consistenza e il colore che contraddistingue le nostre spiagge".
Il sindaco ha poi ricordato che i rimanenti duemila metri cubi rimasti dalla prima scrematura verranno lasciati sedimentare e poi ritrattati successivamente per recuperare altra sabbia e così riposizionarla. La stessa operazione, come annunciato da Nizzi, verrà effettuata anche allo Squalo dove l'estate scorsa si è registrata una presenza massiccia di posidonia scatenando non poche polemiche e in tutte le altre spiagge del territorio comunale olbiese.
L'innovativa soluzione, presentata questo pomeriggio dal sindaco di Olbia Settimo Nizzi alla stampa, verrà successivamente estesa anche alle altre spiagge di Olbia e si pone come obiettivo quello di fermare la progressiva erosione dei litorali e risolvere l'annoso problema dello smaltimento delle alghe regolamentato da stringenti normative, dell'impatto estetico e del cattivo odore conseguente. "Ritengo che questo sia un passaggio importante per Olbia, ma per la Regione intera -ha dichiarato soddisfatto il primo cittadino- perché è un esempio da portare avanti, da discutere e da realizzare. Il metodo è veloce e soprattutto si rimette a dimora la sabbia con materiale naturale senza alterarne la consistenza e il colore che contraddistingue le nostre spiagge".
Il sindaco ha poi ricordato che i rimanenti duemila metri cubi rimasti dalla prima scrematura verranno lasciati sedimentare e poi ritrattati successivamente per recuperare altra sabbia e così riposizionarla. La stessa operazione, come annunciato da Nizzi, verrà effettuata anche allo Squalo dove l'estate scorsa si è registrata una presenza massiccia di posidonia scatenando non poche polemiche e in tutte le altre spiagge del territorio comunale olbiese.
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