OLBIA. Manca un mese esatto a La Nuit des Étoiles, il galà che il 27 luglio chiude le celebrazioni dei 25 anni della Vetrina Coreografica di Danza (quest'anno in scena a Porto Rotondo dal 12 al 14 luglio). Un evento esclusivo nel magnifico scenario del Golfo di Olbia, nella Piazza Crispi, in cui la magia del balletto viene declinata ai più alti livelli in un contesto aperto al grande pubblico.
Uno spettacolo realizzato sotto la direzione artistica di Mavi Careddu, coreografa formatasi artisticamente nelle più importanti accademie internazionali. Dopo aver già realizzato il progetto sardo Stage One, centro didattico diventato un modello per il settore e dal quale sono nate manifestazioni come la Vetrina, Mavi racconta il concept di una serata (sotto le info su biglietti e cartellone) che si preannuncia indimenticabile.
Torniamo alla Vetrina Coreografica di Danza, i due eventi saranno connessi?
Sono molto legata alla Vetrina, è diventata qualcosa di veramente importante. È un concorso seguito a livello nazionale e internazionale, con workshop di artisti di grande rilievo, una manifestazione che promuove e segue lo sviluppo di talenti emergenti attraverso l'assegnazione di borse di studio professionali nel mondo. Gli eventi però sono legati tra loro solo dal fatto che uno celebra le venticinque edizioni dell'altro: se abbiamo voluto separarli e distinguerli nel nome, nel format e nelle date e perché organizzata a questo livello La Nuit des Étoiles è uno spettacolo a sé stante, una serata magica dedicata alla Città e alla Sardegna che vorremmo diventasse un appuntamento stabile. Il territorio se lo merita.
Come nasce l'idea di La Nuit des Étoiles?
La Nuit des Étoiles è una serata nata per festeggiare "le nozze d'argento" della Vetrina Coreografica di Danza, concorso per coreografi e danzatori con cui la Sardegna si è ritagliata un ruolo chiave nel circuito turistico e culturale internazionale del settore. Avevo in mente un galà che portasse la danza dentro la città, offrendo a tutti la possibilità di avvicinarsi ad un evento di un livello qualitativo normalmente riservato a contesti di nicchia, agli abbonati dei grandi teatri europei. Proprio la caratura di questo cast farà sì che lo spettacolo possa essere apprezzato a prima vista anche da chi non possiede particolari competenze in questo campo artistico, perché il 27 luglio saliranno sul palcoscenico le eccellenze del balletto internazionale, uno spettacolo per gli occhi, di tutti. Avete già avuto riscontri in questo senso?
Si, moltissimi, a partire dall'Amministrazione pubblica che in questa idea ci ha creduto e ci sta sostenendo. E poi c'è l'incoraggiamento della gente. Da parte nostra, stiamo rispondendo a questo percepibile fermento con un segnale importante: un biglietto dal prezzo ultra popolare, venticinque Euro, per consentire a più persone possibile, alle famiglie, di avvicinarsi al fascino della grande danza. Nelle arene teatrali delle grandi città i biglietti per uno spettacolo di questo livello oscillerebbero tra i 70 e i 200 Euro. Anche per questo stiamo ricevendo chiamate e richieste da appassionati di tutta Italia e sappiamo già che ci saranno gruppi in arrivo da scuole e accademie. Inoltre la serata si svolgerà in piena stagione turistica e penso la nostra iniziativa possa essere un importante complemento di intrattenimento per chi è in vacanza. Ma viste le prevendite credo che i mille posti a disposizione vedranno anche una folta rappresentanza di spettatori del nostro territorio e questo mi rende davvero felice. Può entrare nello specifico della serata?
Il programma verterà su grandi classici ma ci saranno pezzi anche di danza contemporanea, così da rendere lo spettacolo più godibile e variegato. Ci sono molte star dai più prestigiosi teatri europei, a partire da un pezzo da novanta come Steven McRae, Primo Ballerino del Royal Ballet di Londra, che insieme a Iana Salenko (Prima Ballerina dello StaatsBallett di Berlino) porteranno in anteprima assoluta una loro coreografia sulla musica del Bolero di Ravel. Ma tutti gli artisti sono importanti: da Dinu Tamazlacaru alle Étoile parigine Paul Marque e Bleuenn Battistoni, i quattro scaligeri Linda Giubelli, Claudio Coviello, Antonella Albano e Gioacchino Starace, con questi ultimi che eseguiranno la coreografia contemporanea "Cantata" firmata da Mauro Bigonzetti. Poi ci sono le stelle internazionali Lucia Lacarra e Matthew Golding. Nel settore c'è stupore per come siamo riusciti ad allestire un cartellone del genere. Torniamo alla Vetrina Coreografica di Danza, i due eventi saranno connessi?
Sono molto legata alla Vetrina, è diventata qualcosa di veramente importante. È un concorso seguito a livello nazionale e internazionale, con workshop di artisti di grande rilievo, una manifestazione che promuove e segue lo sviluppo di talenti emergenti attraverso l'assegnazione di borse di studio professionali nel mondo. Gli eventi però sono legati tra loro solo dal fatto che uno celebra le venticinque edizioni dell'altro: se abbiamo voluto separarli e distinguerli nel nome, nel format e nelle date e perché organizzata a questo livello La Nuit des Étoiles è uno spettacolo a sé stante, una serata magica dedicata alla Città e alla Sardegna che vorremmo diventasse un appuntamento stabile. Il territorio se lo merita.
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