Roma, 10 ago (Adnkronos) - "Non abbiamo pregiudizi ma solo come sempre il faro dell'interesse nazionale, con una premessa: occorre che i cittadini sappiano quanto costa allo Stato il salvataggio della banca che per decenni è stata gestita dalla sinistra, prima dal Pci e poi dai suoi eredi del Pd. Potremmo chiamarla la «cassaforte» degli scandali". Lo dice Giorgia Melonim a Mf, parlando del piano di vendita di Mps a Unicredit. "Parliamo solo in questa ultima fase di almeno 15 miliardi di euro, pari per intenderci alla metà di una legge finanziaria!"; "insomma, pretendiamo una «operazione verità» perché gli italiani sappiano di cosa si tratti e cosa ci sia dietro: forse il più grande scandalo finanziario della storia d'Italia", sottolinea la presidente di FdI."Ora il contesto è diverso e può nascere una forte banca di sistema con proiezione internazionale, ma credo che il governo debba chiarire al Parlamento se davvero lo Stato manterrà una quota in Unicredit, per il conferimento delle azioni di Mps, penso intorno all'8%, consolidando così l'italianità della banca; se davvero il marchio storico verrà mantenuto e magari valorizzato e se ciò accadrà nel perimetro di Unicredit o se invece, come a noi appare opportuno, tornando alla naturale vocazione di una banca territoriale che abbia ancora a Siena la sua direzione centrale; infine che fine faranno gli «sportelli» meridionali che non saranno assorbiti da Unicredit. Non abbiamo pregiudizi, ma solo determinazione nel difendere gli italiani e l'interesse nazionale", spiega Meloni.