SASSARI. La centrale operativa era un piccolo negozio di articoli etnici nel centro storico di Sassari, l'African Exotic di corso Vittorio Emanuele. E' da lì che un gruppo di nigeriani gestiva una fitta rete internazionale di spaccio commissionando grossi ordini e gestendo gli sbarchi di cocaina ed eroina in arrivo dalla Spagna e dall'Olanda. E' lì che stamattina all'alba è scattato il blitz dei carabinieri del Comando provinciale che ha messo alla sbarra 36 persone e portato al sequestro di 4 chili di droga.
L'operazione, conclusa dopo un'intensa attività investigativa che nell'ultimo anno aveva portato agli arresti altre 23 persone (per un totale di 59), oltre che a Sassari è stata estesa anche alle città di Alghero e Cagliari e, fuori dai confini regionali, ha interessato il Piemonte, l'Emilia Romagna e la Lombardia. L'attività investigativa, illustrata questa mattina dal comandante provinciale dell'Arma, Pietro Salsano ha individuato in tre cittadini nigeriani, Osagie Izogie, Silver OsarumWense Ohiku e Maura Ameze Ohiku, i vertici dell'organizzazione che usava il negozio African Exotic come vera e propria copertura. Dal piccolo esercizio commerciale venivano contattati nel continente gli intermediari, sempre nigeriani, che a loro volta si attivavano per acquistare la droga in Spagna e Olanda. Per il trasferimento verso la Sardegna il gruppo si avvaleva di corrieri-ovulatori (body packers), prevalentemente africani, che trasportavano in corpo in ogni viaggio, in aereo o in nave, diversi etti di sostanza (sino a 600 grammi a testa). La droga, una volta a Sassari, veniva poi assegnata a spacciatori italiani che si preoccupavano di distribuirla a loro volta a clienti sassaresi, dell'hinterland e di Porto Torres. Un altro gruppo, invece, composto da otto italiani (tutti disoccupati fra i 35 e i 40 anni, fatta eccezione per un meccanico), operava ad Alghero, e si procacciava la droga dai nigeriani, o in alternativa a Cagliari, per poi rifornire a pioggia l'intero mercato della città del Corallo particolarmente fiorente nel periodo estivo.
La triangolazione utilizzata per far arrivare la droga a Sassari, vero centro di smistamento, partiva dalla Spagna (dagli aeroporti di Barcellona, Girona e Madrid, e porto di Barcellona) e dall'Olanda (tramite l'aeroporto di Charleroi in Belgio), prevedeva diversi scali in Italia (aeroporti di Bergamo, Verona, Bologna e Roma) per poi giungere in aereo ad Alghero, con voli low cost, o in nave a Porto Torres (dai porti di Barcellona o Genova). I carabinieri, durante la prolungata e meticolosa indagine, si sono imbattuti nell'intercettazione di dialoghi in un inglese approssimativo (broken english o pegin english), associato ai diversi idiomi - particolarmente complesso da comprendere anche per gli interpreti - utilizzati da diversi africani (oltre ai nigeriani, sono coinvolti camerunensi, senegalesi, marocchini, del Gambia e della Liberia). Durante le altre attività, poi, i carabinieri sono riusciti ad intercettare diversi corrieri, anche nei tragitti dallo sbarco sull'isola sino a Sassari (in particolare in un'occasione a bordo di un taxi all'ingresso della città e in un'altra in un bus di linea dirottato nella circostanza per consentire la cattura di un corriere). Ogni spedizione veniva condotta per trasferire droga del valore fra i 20mila e i 30mila euro e fruttava al singolo corriere fra i 300 e i 500 euro. All'operazione antidroga di oggi, che taglia pesantemente i canali di approgionamento del Nord Sardegna, hanno partecipato più di 150 carabinieri, compresi lo squadrone Cacciatori di Sardegna, un elicottero del Nucleo di Olbia, unità cinofile e personale messo a disposizione dai rispettivi Comandi dei territori interessati.
In carcere, per il provvedimento emesso dal Gip del tribunale di Cagliari, Giovanni Massidda, su richiesta del Sostituto procuratore Guido Pani della Direzione distrettuale antimafia, sono finiti: Patrick Akubueze Ikechukwu, nigeriano, 54 anni; Massimiliano Bianchi, noto "Poldino", algherese, 46 anni; Joseph Boakye, noto "Pastore", nigeriano, 40 anni; Antonio Canu , noto "Masaniello", algherese, 42 anni; Fabio Carta, noto "Palla in porta", sassarese, 34 anni; Massimiliano Carta, sassarese, 37 anni; Franco Correddu, noto "Lu Ponch", algherese, 49anni; Salvatore Correddu, noto "Tore Pastasciutta", algherese, 49 anni; Ros Ego Enwerej, nigeriana, 43 anni; Jafer Husen, noto "Steve/Pepe", sudanese, 36 anni; Ivan Licenziato, 25 anni, residente a Cagliari; Andrea Antonio Occulto, di Porto Torres, 32 anni; Etiosa Godspower Osagie, noto "Power," nigeriano, 31 anni; Lucia Peddis, residente ad Alghero, 48 anni; Roberto Sechi, algherese, 47anni; Daniele Silanus, residente a Pozzomaggiore, 29 anni; Sonia Tola, residente ad Alghero, 39 anni; Hassan Yesufu Aisiku, nigeriano, 32 anni.


