di Rita Careddu dal blog Porto Cervo LifestyleIn questa mia vita tra sogno e realtà esiste quel perenne conflitto tra ciò che vorrei fare e quello che, poi, mi ritrovo in mano. Potrei cominciare un lunghissimo elenco di notti sospese e mai rese, colazioni a metà, ore di pilates naufragate nella spiaggia dell’ozio, diete vegane con hamburger e patatine, agende fitte in cui gli impegni si rincorrono, si scontrano, esplodono e ripartono. Ma non sempre è così. Silenzio. La sveglia mi osserva trepidante mentre si avvicina all’ora X. Ma quell’ora, oggi, non arriverà. Come premio di produzione ho deciso di dedicarmi un’intensa giornata di benessere, che con un pizzico di sana superficialità, porterà fantasia, colore, frutta a colazione, mare in primavera e shopping quando fa sera. Tutto ovviamente in quell’angolo pirotecnico di mondo che Porto Cervo mi offre.
Ecco, nell’ordine, la mia giornata premio
1. Colazione a Sa Conca con tanto relax, caffè, spremuta, yogurt, dolcetti super assortiti alla frutta, tavolo pulito e giornale letto tutto d’un fiato.
2. Bagno alla spiaggia di Long Beach, nel silenzio incontaminato della Sardegna. Abbronzatura con occhi chiusi sulla spiaggia, lunghe nuotate e niente servizio balneare per i miei figli;
3. Pranzo al chioschetto in spiaggia con un gran piatto di frutta salutare per tenere la pancia sempre piatta come in passato ma anche un rosé che mi fa sentire così trasgressiva;
4. Pomeriggio di massaggi e trattamenti di bellezza e perché no, anche trucco e parrucco per la serata che s’avvicina,
5. Oretta di shopping sfrenato con la carta di credito che mi guarda incredula, tappa obbligata da Esmeralda, splendida boutique, con tutti i brand più fighi del mondo, del mio amico Marco e visita da Brunello Cuccinelli;
6. Piccolo passaggio da Tourbillon, dove Giovanni mi fa provare quell’orologio degno di una regina che mi fa sognare un regno tutto mio;
7. Aperitivo al Cala di Volpe, dove il fascino della natura sembra abbia fatto un patto con l’arte e uno splendido tramonto disegna il confine tra il giorno e la notte;
8. Cena da Pedrinelli, accompagnata dal marito, rianimato a fatica dopo aver visto le mie shopper in macchina e con gruppo di amici per brindare all’infinito, fatta eccezione per quelli che ci guideranno per i passi successivi;
9. After dinner allo You, dove è in corso una bellissima sfilata con le mie ragazze;
10. Rientro al sorgere del sole ben sapendo di poter dormire ad oltranza.
Eccomi qua. La sera del giorno dopo. Rivedo le foto scattate e il video di quei momenti. Penso e son certa che Porto Cervo possa regalare infiniti ideali di benessere, perché ha le risposte a qualsiasi domanda, anche le più assurde.
Nel mio caso, vi confido che non tutto è andato esattamente come descritto. Per esempio, l’orologio dafavola avrà il suo lieto fine sul polso di un’altra principessa, il rosé a pranzo non l’ho finito e a metà sfilata ho rincuorare al telefono Leo che aveva avuto un incubo, ma per il resto incontri con vecchi amici e qualche ora di svago mi hanno rigenerato, tanto che l’indescrivibile disastro che ha appena combinato Giorgio in cucina lo vedo buffo, quanto la sua espressione desolata.